Quello che pensano le tombe
domenica 5 Maggio 2013
La piazzetta li condusse a un piccolo cimitero: era una piazzetta lastricata, quadrata, con in mezzo un monticello di terra alto quanto il petto di una persona, chiuso da una cancellata tutt’intorno. Qui, a un livello opportunamente e saltuariamente elevato rispetto a quello dei vivi, stavano i morti nelle loro tombe; e queste erano per lo più storte e pendenti da una parte, come se si vergognassero delle menzogne che portavano scritte.
[Charles Dickens, Il nostro comune amico, traduzione di Filippo Donini, Milano, Garzanti 1999, p. 457]