Quando siamo bambini

giovedì 12 Novembre 2015

Marco Malvaldi, Buchi nella sabbia

Il problema del crescere, pensava Bartolomeo Cantalamessa guardando il tenore Balestrieri stravaccato in poltrona, è perdere la propria eccezionalità.
Quando siamo bambini, ogni piccolo gesto banale è una conquista, sia reale che percepita; siamo circondati da persone che ci applaudono quando muoviamo i primi passi, vanno in estasi quando finiamo tutta la pappa e riescono ad entusiasmarsi anche dei nostri escrementi. Poi, fatalmente, si cresce, e questo entusiasmo piano piano sfuma. Ci sono persone che riescono ad accettarlo, e sono la maggioranza. Ci sono persone che non riescono ad accettarlo, e sono i cantanti lirici.
Il mondo, per Ruggero Balestrieri, si divideva in due parti nette e ben distinte. Da una parte il tenore Ruggero Balestrieri, da quell’altra i restanti abitanti del pianeta. Entrambe le parti avevano uno scopo ben preciso: il tenore Ruggero Balestrieri, cantare. Il resto del mondo, adorare il tenore Ruggero Balestrieri.

[Marco Malvaldi, Buchi nella sabbia, Palermo, Sellerio 2015, pp. 23-24]