Proprio su tutto?
A Parma, se vi capita di passarci, in questi giorni, in piazza Garibaldi, c’è una cosa bianca, con la base in legno, e cinque biciclette, intorno alla base, e la punta gialla, a forma di stella e, se non capite bene cos’è, ve lo dico io: è un albero di natale. Cioè non è un albero di Natale, nessuno direbbe che è un albero di Natale, però a Parma dicono che è un albero di Natale. E dicono che se si sale sulle biciclette e si pedala, l’albero di Natale non albero di Natale si illumina. Cioè non si illumina, perché le biciclette, dopo meno di un giorno dall’inaugurazione, si sono rotte. Cioè non funzionano più. Allora un po’ di parmigiani hanno attaccato con delle puntine dei messaggi alla base di legno dell’albero di Natale non albero di Natale. E in questi messaggi c’è scritto, per esempio: «Ma avete tagliato i fondi proprio su tutto? Anche sul vostro cervello?». Oppure: «Vi lamentate per la crisi ma intanto spendete un casino di soldi per un albero che nemmeno funziona! Ma vergognatevi». O ancora: «Per noi è una crisi economica, per voi è una crisi di cervello!». Oppure «Che bello il nuovo albero ecofunzionante. Così ecologico che non va». Ecco, questi sono alcuni dei messaggi che potete leggere se andate a Parma, cioè non li potete leggere, perché a un certo momento, il giorno che i messaggi erano comparsi, sono usciti dal comune due messi comunali che, per incarico dell’assessore Casa, li hanno tolti. E Casa, assessore al commercio, ha poi detto che li ha fatti togliere «Perché è un albero di Natale, non una bacheca. Stiamo valutando, – ha poi aggiunto, – se mettere di fianco all’albero una vera bacheca in cui le persone possano esprimere eventuali pareri civili». Chissà che forma avrebbe la bacheca, se ce la mettessero, per il momento non ce l’han messa. E, a proposito di questa questione dell’albero di Natale non albero di Natale, il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, sulla sua bacheca di facebook ha scritto: «Dobbiamo essere in grado di unirci nel nome di idee ed ideali, sapendo lasciare da parte piccoli personalismi e interessi. Riscopriamo i valori che fanno veramente una comunità. Guardiamo i bambini. Loro pedalano, mentre noi continuiamo a parlare. Lasciamo che le nostre azioni parlino per noi». Amen.
[Uscito ieri su Libero]