Premessa (inizio)

giovedì 6 Settembre 2012

Buonasera. Si sente? Grazie. Faccio una piccola premessa. Intanto sono contento che mi avete chiamato a parlar dell’Orlando Furioso, in un posto così bello, sono molto contento anche se devo dire che dell’Orlando Furioso, io, non ne so niente.

Già un’altra volta, mi avevano chiamato a parlare dell’Orlando furioso, in un altro posto, a Bergamo, l’anno scorso, e io ho c’ero andato, avevo scritto anche un discorso che si intitolava, appunto, Non ne so niente, e ho pensato che, non sapendone niente, cioè non è che posso scrivere due discorsi diversi su una cosa che non ne so niente, cioè se ne sapessi qualcosa sarebbe un’altra cosa, potrei scrivere un’infinità di discorsi, se ne sapessi qualcosa, non sapendone niente, io ho pensato che tengo buono il discorso di Bergamo rileggo quello lì, lo divido in due parti, una stasera e una domani, e così siamo posto, è un discorso quasi nuovo, l’ho fatto una volta sola, neanche tanto tempo fa, l’anno scorso, a Bergamo, dove mi avevano invitato anche l’anno prima a fare un discorso su Anna Karenina.

Non sapevo tanto neanche di Anna Karenina, a dire il vero, tanto che due anni fa, a Bergamo, una signora, del pubblico, io non l’ho sentita, ma mi han poi raccontato che intanto che stavo parlando di Anna Karenina, o, meglio, intanto che raccontavo alcuni dei motivi che mi impedivano di parlare direttamente di Anna Karenina, una signora del pubblico, mi han poi raccontato, ha detto, rivolta alla persona che le stava davanti, cioè, in sostanza, rivolta a me, visto che lei era seduta come siete seduti voi e siete tutti rivolti verso di me, se non sbaglio, ha detto, dicevo, “E a me cosa me ne frega?”.

E si è alzata è andata via.

[inizio della premessa al discorso sull’Orlando furioso che farò venerdì sera a Mantova]