Pompe funebri e Cagnolati

sabato 16 Marzo 2013

L’altro giorno, tornavo da correre, mi ero fermato a far stretching all’angolo di casa mia, poco prima della fermata dell’autobus che c’è tra l’ospizio e la scuola media, quella fermata dove c’è una pubblicità di un’agenzia funebre con scritto: «Onoranze funebri Plutone – assistenza funeraria 24 ore su 24», che a me ha fatto venire in mente una pubblicità che ho visto sabato scorso nella metropolitana di Milano, Linea verde, che c’era scritto «Stanchi della solita agenzia funebre? Finalmente c’è l’outlet del funerale, funerali completi da 1.499,00 euro, prezzo valido per Milano e provincia, riferito a sepoltura classica che include: cassa funebre accessoriata a norma di legge, trasporti con autofunebre Mercedes, 4 assistenti al servizio, coccarda, tavolino e registro firme, cuscino fiori misti, assistente di conforto, disbrigo pratiche amministrative, call center diurno e notturno», ero lì che avevo finito di correre che stavo cominciando a far stretching, ho visto un ragazzino, lo zaino sulle spalle, che ha gridato, rivolto verso il paese: «Cagnolati!».
Che io son rimasto un po’ stupito per il fatto che Cagnolati è un cognome che io l’ho sentito solo dentro un romanzo, che è un romanzo che si intitola Silenzio in Emilia, e l’ha scritto Daniele Benati, e ha un epigrafe che dice «Signore, se ci siete, fate che la mia anima, se ce l’ho, vada in paradiso, se c’è», e che in mezzo c’è un capitolo che si intitola Cagnolati che comincia così: «Cosa ci faceva Cagnolati alla stazione di Park Street? Ho proprio visto la sua faccia in mezzo alla gente che aspettava il treno e ho detto: Veh Cagnolati! Ma subito ho pensato: Perdio, cosa ci fa qui? Sarà mica venuto a tirarmi due rivoltellate?».
E dopo niente. Il ragazzino è andato in giù, verso il paese, io ho finito di fare stretching, son salito in casa, ho fatto la doccia e poi basta, volevo dir quello, mi sembrava interessante, in un periodo che tutti parlan del papa, o del governo, o del presidente della Repubblica, parlare di Cagnolati.
Così, per cambiare.

[uscito ieri su Libero]