Poiché

sabato 20 Febbraio 2010

tolstoj

Poiché non sento disapprovazioni, ma solo elogi per Padrone e lavorante, immagino un grande rumore e mi viene in mente l’aneddoto di un predicatore che, agli applausi che accolsero una frase del suo sermone, si fermò e chiese: ho detto forse qualche stupidaggine? Io provo lo stesso e so di aver fatto una sciocchezza: ho elaborato artisticamente un racconto vuoto. Il racconto è brutto. E avrei voglia di scrivere una critica anonima di esso, se avessi tempo e ne valesse la pena.

[Lev Tolstoj, I diari, traduzione di Silvio Bernardini, Milano, Garzanti 1997, p. 377]