Periodi

lunedì 4 Ottobre 2010

È un periodo che, tra il trasloco, l’operazione, la mia gatta che non sta tanto bene, la prima elementare della bambina di sei anni, la residenza nuova, la bicicletta da portare al tagliando, il dentista, la raccolta differenziata, la riedizione di Disastri di Charms, l’uscita di A Bologna le bici erano come i cani, il numero cinque dell’Accalappiacani, l’inizio della settima Scuola elementare di scrittura emiliana, l’inizio della Banda del formaggio, la traduzione di Oblomov, la prefazione di Picnic sul ciglio della strada, le pulizie delle scale del condominio, le letture in giro, la puntura da fare prima di andare a dormire, gli esercizi da fare appena svegliati, i caffè da prendere se no vien mal di testa, la spesa, la connessione a internet, la consegna dell’armadio, la riconsegna del modem a fastweb, i libri della biblioteca che scadono, i manifesti per Bologna che non si sa cosa fare, il nuovo libro di discorsi che si intitola La meravigliosa utilità del filo a piombo, un podcast da provare a mettere in piedi, un libretto sulla vita di un gatto da provare a scrivere entro fine anno, è un periodo che non ho tantissimo tempo, bisogna che smetto qualcosa, mi è venuto da smettere di occuparmi di calcio, di sentire le partite per radio, di provare a guardarle sui siti pirata, di leggere i resoconti sui giornali, sembra che ci riesco, non pensavo che fosse così facile, più facile che smettere di fumare, a giudicare da questi primi tentativi.