Parma
Poi mi scrive Mattia Filippini una cosa che metto qua sotto:
Da quando abito a Bologna, verso ora di cena, mi capita di vedere spesso il tg regionale e di solito le notizie più originali sono quelle che riguardano la città di Parma e i parmigiani in generale. Per esempio, qualche anno fa avevano parlato di uno che si chiamava Giuseppe Incatasciato, palleggiava col pallone, una roba incredibile da vedere, tacco coscia testa, tum tum tum, come una goccia sulla pietra. Era il figlio di un ex-trapezista del circo Orfei, arrivato dalla provincia di Siracusa, s’era messo davanti ai cancelli del Parma calcio a chiedere di fargli un provino, che lui non s’era mai allenato ma sapeva di valere di più di tutti i giocatori professionisti messi assieme, che lui aveva le articolazioni speciali. Aveva scritto tutte le sue richieste su dei cartelli, lui palleggiava in silenzio da giorni, dormiva nell’aiuola davanti al cancello della società.
Oppure c’era un altro servizio bellissimo su un museo di Parma; non parlava di una mostra, ma di una poiana messa dentro questo museo infestato dai piccioni e se li mangiava. Lanciava il suo urletto da rapace e poi si tuffava in picchiata sopra gli ignari piccioni, una roba incredibile da vedere, come li squartava col becco.
Poi, l’altro ieri, c’era un gruppo di parmigiani che aveva fatto una petizione da mandare al ministro della cultura Bondi con l’esplicita richiesta di far passare in radio almeno tre ore di liscio al giorno, che a loro avviso il liscio da anni ormai subisce un processo di ghettizzazione musicale inarrestabile che non gli fa bene per niente.