Paratesti

venerdì 23 Gennaio 2009

È stranissimo che un libro così, un libro dove i contadini diventano dei samovar, i ballerini delle mosche, i possidenti degli orsi, le possidenti delle scatolette, un libro dove le signore si dividono in signore semplicemente piacevoli e signore piacevoli da tutti i punti di vista, dove le carrozze diventano dei cocomeri e gli ufficiali arrivati da Rjazan’ stanno svegli tutta la notte a decidere se comprare o non comprare un quinto paio di stivali, sia stato considerato un caposaldo del realismo russo.
Ed è ancora più strano, e terribile, vedere come l’incanto e la grazia del primo volume diventano, nel secondo, crollo e rovina.

[Quarta di copertina delle Anime morte in uscita (fine marzo) per i Classici di Feltrinelli]