Offese
sabato 8 Ottobre 2016
Ci sono delle espressioni, anche offensive, che mi piacciono così tanto che, se me lo dicessero a me, sarei contento, per esempio: «Cosa sei, un pito?», che dev’essere la traduzione di «Co sìt, un pìt?», dove pito dovrebbe significare tacchino, se non mi sbaglio.