Oblomov

sabato 19 Febbraio 2011

Si figurava che gli impiegati dello stesso ufficio stabilissero tra di loro degli amichevoli legami familiari, che badassero, con cura vigilante, alla propria tranquillità e ai propri piaceri, che la presenza, sul posto di lavoro, non fosse affatto un obbligo che bisognava rispettare tutti i giorni, e che il fango, l’afa o, semplicemente, il cattivo umore, fossero pretesti sufficienti e leciti per non andare in ufficio.
E come gli dispiacque quando vide che ci voleva per lo meno un terremoto, per non andare in ufficio quando si stava bene, e di terremoti, per sfortuna, a Pietroburgo non ce n’era; le inondazioni, naturalmente, potevano essere un ostacolo, ma anche quelle erano rare.