Non è sicuro

sabato 28 Maggio 2016

Qualche settimana fa Christian Raimo mi ha chiesto, per Internazionale, un pezzo sulle elezioni di Bologna; io l’ho scritto e gliel’ho mandato. Qualche giorno dopo Raimo mi ha telefonato mi ha detto che gli dispiaceva ma la redazione di Internazionale c’era stato un aspro dibattito avevan deciso che il mio pezzo non lo pubblicavano perché era qualunquista. Io gli ho detto che l’avrei pubblicato sul sito e avrei detto che Internazionale non l’aveva pubblicato perché era qualunquista. Lui mi aveva detto di aspettare che non era sicuro che avessero detto propio qualunquista che adesso li chiamava e poi mi faceva sapere qual era di preciso l’obiezione se qualunquista o cosa. E io intanto lo ero andato a rileggere, il pezzo che avevo scritto, e l’avevo letto con un interesse molto maggiore di come l’avrei letto normalmente, e mi era venuta in mente quella mia amica russa che quando le avevo chiesto se aveva letto il romanzo La casa sul lungofiume di Trifonov lei mi aveva risposto «Per forza l’ho letto, era proibito». E allora poi l’ho riletto, Raimo non l’ho più sentito e non lo so, bene, il motivo per cui quel pezzo lì Internazionale non lo poteva pubblicare, ma poi forse domani quel pezzo lì, che Internazionale non lo poteva pubblicare, probabilmente esce su Libero, non è sicuro.