Non doveva

martedì 11 Giugno 2013

bichsel, il lettore, il narrare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[Quando il signor Müller aveva comunicato a Peter Bichsel che aveva vinto il Grande Premio Schiller, il più importante premio letterario svizzero, Peter Bichsel ha scritto una lettera al signor Müller che, tra le altre cose, diceva così:]

E ancora una storia: una volta mi trovavo a Neuchâtel da Dürrenmatt, negli anni Sessanta, lui mi chiese se conoscessi Federspiel; disse che sarebbe arrivato alle due. Vidi così Federspiel per la prima volta. Arrivò con un gran mazzo di fiori, scese giù per il gradino, andò verso Lotti e stava per porgerle i fiori. La signora Dürrenmatt disse: «Oh, signor Federspiel, non doveva!» «Come sarebbe a dire, non dovevo?» esclamò Federspiel e gettò i fiori giù per il pendio. Dürrenmatt si divertì un mondo e Federspiel si voltò verso di me e disse: «Ecco finalmente, allora sei tu Bichsel? Sabato prossimo mi sposo, vuoi venire anche tu?» Lo vidi per la seconda volta quattro giorni dopo, al suo matrimonio ed eravamo già buoni amici.
Raccontare storie ha spesso a che fare, anche in letteratura, con l’imbarazzo. Dunque, caro signor Müller, Lei non doveva! Ma adesso non lo butti via il mio premio, me ne rallegro infatti e il 17 maggio verrò ed entro quella data sarò anche riuscito a ritrovare, almeno in parte, un contegno.

[Peter Bichsel, Il lettore, il narrare, traduzione e cura di Anna Ruchat, Bologna, Comma 22 2012, p. 75]