Misteri
Uno degli spettacoli più comuni e tristi è vedere una persona di fine sensibilità e acume psicologico indiscutibili che tenta di scrivere narrativa usando solo tali qualità. Questo tipo di scrittore infilerà l’una dopo l’altra frasi intensamente emotive o acutamente percettive con risultati di assoluta piattezza. Il fatto è che i materiali dello scrittore di narrativa sono i più umili. La narrativa riguarda tutto ciò che è umano e noi siamo fatti di polvere, dunque se disdegnate di impolverarvi non dovreste tentare di scrivere narrativa. Non è cosa abbastanza nobile per voi.
Ora, quando lo scrittore di narrativa si caccia finalmente in testa quest’idea, adattandovi le proprie abitudini, comincia a capire che razza di sfacchinata sia il mestiere che si è scelto.
(Flannery O’Connor, Nel territorio del diavolo. Sul mistero di scrivere, 1962, ed. it. a cura di Ottavio Fatica, Roma, minimum fax, 2002, p. 45).