Magari

giovedì 30 Agosto 2018

Quando torno dalla Russia, per un po’ di tempo mi metto a ascoltare la radio russa, a vedere, sul computer, la televisione russa, a veder le partite di calcio col commento russo, come se avessi bisogno di avere intorno a me quella lingua così bella che fa dei miracoli, quando vuole.
Una delle cose che ho sentito in questi giorni è stata un’intervista allo scrittore russo Eduard Limònov che ha detto che, quando morirà lui, sarà un giorno di lutto nazionale.
Che è stata una cosa che, anche se era detta in russo, a me mi è sembrata una coglionata, ma magari mi sbaglio.