Ma perché
Voi probabilmente vi starete chiedendo Ma perché parla sempre della Russia? Ci sono almeno due motivi, per cui parlo sempre della Russia, il primo è il fatto che io, ho studiato russo, lingua e letteratura russa, ho studiato, e questo non è privo di conseguenze, e una conseguenza è per esempio il fatto che io ciò la testa piena di Russia, voi ditemi un argomento qualsiasi, non so, il Rinascimento italiano, ecco, a me, a pensare al Rinasciemnto italiano, viene in mente il modo in cui l’attore Oleg Kabakov, nel film di Nikita Mikalkov Alcuni giorni della vita di Oblomov, recita all’attrice Elena Solovej la lezione sul rinascimento italiano che ha appena imparato, e in particolare il mondo in cui dice, Treciento, Quattrociento, Cinqueciento, il secondo motivo è il fatto che io, l’Italia, secondo me, adesso è difficile essere precisi, in queste cose, ma secondo me, l’Italia, io, dopo che son stato in Russia, io ho cominciato a sentirla in un modo completamente diverso. Io mi ricordo benissimo una volta che son tornato in treno, Mosca-Parma, due giorni di treno, e io mi ricordo che quando siamo arrivati a Trieste, ero steso nella mia cuccetta, io mi ricordo ho sentito nel naso l’odore dell’Italia e mi sono alzato sono andato al finestrino e ho tirato giù il finestrino e mi son messo a annusare l’Italia, e allora ho cominciato a pensare che è vero, Nostra patria è il mondo intero, nostra legge la libertà, però ci son delle cose che uno fa fatica, a far finta di niente.
[Da Il paletot, in preparazione]