Livelli
Avvicinatosi alla trattoria, Čičikov ordinò di fermarsi per due motivi. Da un lato per far riposare i cavalli, dall’altro lato per mangiare qualcosa e rifocillarsi anche lui. L’autore deve confessare di invidiare molto l’appetito e lo stomaco della gente di questo tipo. Per lui non significano assolutamente niente tutti quei signori di alto livello che vivono a Pietroburgo o a Mosca, che passano il tempo a riflettere su che cosa mangiare domani e che pranzo escogitare per dopodomani, e non si dedicano a questo pranzo se non dopo aver spedito in bocca una pillola; e, dopo aver mangiato ostriche e granchi di mare e altri miracoli, poi spediscono se stessi a Karlsbad o nel Caucaso. No, questi signori non hanno mai provocato invidia, in lui. Ma i signori di livello medio, che in una stazione di posta chiedono del prosciutto, nella successiva un maialino, nella terza una fetta di storione o qualche salame cotto con le cipolle e poi, come se niente fosse, si siedono a tavola a qualsiasi ora e la zuppa di sterletto con bottatrice e uova di tonno gli sibila e gli mormora tra i denti, accompagnata da una crostata di pesce, o da un pasticcio di code di siluro, tanto che a quelli che guardano vien su l’appetito, ecco, questi signori, veramente, godono di un invidiabile dono del cielo! Più di uno dei signori di alto livello sacrificherebbe su due piedi la metà delle anime di contadini e la metà dei possedimenti, ipotecati e non ipotecati, con tutte le migliorie, di tipo straniero e del tipo russo, solo per avere uno stomaco come quello del signore di livello medio; ma il guaio è che non ci sono soldi, né possedimenti, con migliorie o senza migliorie, che possano dare uno stomaco come quello del signore di livello medio.
[Nikolaj Gogol’, Anime morte, capitolo quarto]