L’equilibrio spirituale del mondo

giovedì 2 Novembre 2017

È comune motivo di stupore misto a disappunto o, come si dice nella lingua parlata, «fa specie» che una persona dedita alle pratiche attività dell’intraprendere compia incursioni, ancorché caute e modeste, nel campo della cultura che si vuole riservato ai clercs. Ma è lecito dubitare che questa separazione fra la prassi e il pensiero abbia gran che giovato all’equilibrio spirituale del mondo in cui ci troviamo a vivere, quasi che agli operai della società (e chi scrive si reputa uno di loro) debba essere interdetto per principio di accostarsi alle idee, all’arte, alle lettere.

[Silvio Berlusconi, Presentazione, in Dostoevskij inedito. Quaderni e taccuini 1860-1881, Firenze, Vallecchi 1980, p. XI (grazie a Nicoletta)]