Le malattie professionali

giovedì 24 Settembre 2020

L’atto stesso della traduzione provoca un estenuante deflusso di energie nervose. Questo lavoro spossa e dissecca il cervello più di qualsiasi altro. Un buon traduttore, se non salvaguardato, si logora in fretta. La traduzione è nel senso stretto del termine un reparto insalubre. I professionisti, costretti dalla miseria delle paghe a «cuocere» libri uno dopo l’altro come bliny, senza riposo e senza sosta, anno dopo anno, si ammalano di nervi… Sono minacciati da afasia, sconnessione del centro della parola, disfunzione del discorso, nevrastenia acuta. Occorre in questo campo una profilassi del lavoro. Occorre studiare e prevenire le malattie professionali.

[Osip Mandel’štam, Epistolario. Lettere a Nadja e agli altri (1907-1938), a cura di Maria Gatti Racah, Macerata, Giometti & Antonello 2020, p. 145]