La più astratta e premeditata città del globo terrestre

martedì 27 Ottobre 2015

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In questo viaggio a San Pietroburgo (clic), la più astratta e premeditata città del globo terrestre, secondo una celebre definizione di Dostoevskij, proveremo a raccontare San Pietroburgo attraverso i suoi scrittori; se si apre un qualsiasi manuale di Storia russa, si vede che gli scrittori russi, Puškin, Gogol’, Dostoevskij, Tolstoj, Lermontov, Turgenev, l’Achmatova, Esenin, Bulgakov, Gor’kij, Brodskij, Eren’burg, hanno avuto un’importanza, nella storia a loro contemporanea, inimmaginabile, fuori dalla Russia. I primi dell’ottocento, per esempio, non vengono ricordati come l’epoca dello zar Nicola, ma come l’epoca del poeta Aleksandr Puškin. Una guida americana di San Pietroburgo comincia dicendo che, in Russia, un poeta ha la stessa fama che in America ha un giocatore di baseball. Questa cosa, chissà come mai, continua fino a oggi, se si considera che, in questi ultimi anni, uno dei principali avversari del potere, in Russia, è stato Limonov, lo strano scrittore di cui ha parlato Carrère in un celebre libro. Ecco, noi proveremo a seguire le tracce che Puškin, Gogol’, Dostoevskij, Achmatova, Brodskij, Charms e Chlebnikov hanno lasciato in questa astratta, premeditata e stupefacente città.