La felicità è nota per la sua scarsità

lunedì 31 Ottobre 2016

gary la vita davnati a sé

Io all’eroina ci sputo sopra. I ragazzi che si bucano diventato tutti abituati alla felicità e questa è una cosa che non perdona, dato che la felicità è nota per la sua scarsità. Per bucarsi, bisogna veramente cercare di essere felici e solo i re dei cretini possono avere delle idee simili. Io polvere non ne ho mai presa, ho fumato la Maria qualche volta con dei compagni per non essere scortese eppure, a dieci anni, è proprio l’età che i grandi ti insegnano un mucchio di cose. Ma io non ci tengo tanto a essere felice, preferisco ancora la vita. La felicità è una bella schifezza e una carogna e bisognerebbe insegnarle a vivere. Non siamo della stessa razza, io e lei, e a me non me ne frega niente. Fino adesso non ho mai fatto politica perché c’è sempre qualcuno che ne approfitta, ma la felicità, ci dovrebbero essere delle leggi per impedirle di fare la carogna. Dico solo quello che penso e può darsi che abbia torto, ma non sarò certo io che mi vado a bucare per essere felice. Merda. Non vi parlerò della felicità perché non voglio fare una crisi di violenza, ma il signor Hamil dice che io ho delle disposizioni per l’inesprimibile. Lui dice che bisogna cercare nell’inesprimibile che ci si trova tutto.

[Romain Gary, La vita davanti a sé, traduzione di Giovanni Bogliolo, Vicenza, Neri Pozza 2015 (21), pp. 70-71]