La corda
Nel momento in cui leggo intensamente, avverto un leggerissimo sollevamento da terra, che può crescere fino alla sensazione dell’assenza di gravità: mi trovo in uno stato di ebbrezza che mi godo in seguito.
Mi accorgo anche che dopo aver letto intensamente un libro, rischio di avere degli incidenti. Inciampo per le scale, mi taglio un dito mentre affetto il pane, attraverso la strada senza badare al traffico, metto il piede in fallo salendo sul marciapiede. L’utilità della lettura, esaltata dalla scuola e dalla società, auspicata e incoraggiata dalla politica e dalla pubblicità, nel caso in cui mi rompessi una gamba, mostrerebbe un po’ la corda.
[Peter Bichsel, Il lettore, il narrare, traduzione e cura di Anna Ruchat, Bologna, Comma 22 2013, pp. 23-24]