La bohème

domenica 4 Gennaio 2009

Signore,
i signori Rodolfo e Marcello vi pregano di far loro l’onore di passare la sera in casa loro, sabato prossimo, vigilia di Natale. Si riderà. Non si vive che una volta sola.

PROGRAMMA DELLA FESTA

Parte prima

Le sale si apriranno alle sette; conversazione viva ed animata. Alle otto, ingresso e passeggiata nella sala degli spiritosi autori della Montagna partoriente, commedia non accettata al Teatro dell’Odeon. Alle otto e mezzo, il distinto virtuoso signor Alessanddro Schaunard eseguirà sul pianoforte la famosa sinfonia: L’influenza del colore azzurro sulle arti. Alle nove: prima lettura della Memoria sull’abolizione della tragedia. Alle nove e mezzo, il sig. Gustavo Colline e il sig. Schaunard apriranno la discussione di filosofia e politica comparata.
Allo scopo di evitare ogni possibile zuffa fra i due antagonisti, essi saranno entrambi legati. Alle dieci il sig. Tristano, letterato, racconterà i suoi primi amori. Il signor Schaunard l’accompagnerà al pianoforte. Alle dieci e mezzo, seconda lettura della Memoria sull’abolizione della tragedia. Alle undici racconto fatto da un principe straniero di una caccia al Casoar.

Parte seconda

A mezzanotte, il sig. Marcello, pittore storico, disegnerà col gesso e ad occhi bendati il famoso incontro di Napoleone e Voltaire ai Campi Elisi: al tempo stesso il sig. Rodolfo improvviserà la Battaglia d’Austerlitz. A mezzanotte e mezzo, il signor Colline, modestamente svestito, imiterà i giuochi atletici della quarta Olimpiade. Ad un’ora dopo mezzanotte: terza lettura della Memoria sull’abolizione della tragedia, e questua a beneficio degli autori tragici, che un giorno saranno senza impiego. Alle due, apertura dei giuochi e organizzazione delle contraddanze che si prolungheranno fino al mattino. Alle sei, levata del sole e coro finale. Durante tutta la festa, funzioneranno i ventilatori.

NB. – Chiunque volesse leggere o recitar versi sarà immediatamente scacciato e consegnato ai gendarmi. Gli invitati sono pregati di non portar via i moccoli.

[Henry Murger, La bohème, Milano, ed. Minerva s. d., pp. 73-75]