Il nonno aveva cominciato a raccontare

sabato 29 Giugno 2013

Il nonno aveva cominciato a raccontare.
– Avevamo un presidente, Lohengrin si chiamava, severo, pieno di foruncoli, e tutte le sere andava a fare un giro su una barca a motore. Andava sulla barca e navigava sul fiume, navigava e si schiacciava i foruncoli.
Intanto che raccontava gli lacrimavano gli occhi, era agitato.
– E fatto il giro in barca, tornava in direzione e si stendeva sul pavimento. E non ci potevi più parlare: taceva, taceva. E se gli dicevi qualcosa che non gli andava bene, andava in un angolo e scoppiava a piangere. Stava lì e piangeva e faceva la pipì sul pavimento, come un bambino piccolo.
Il nonno si era azzittito d’un tratto. La sua bocca si era increspata, il suo naso bluastro si era acceso e poi si era spento. Piangeva. Piangeva come una donna, con la testa tra le mani e le spalle che andavano su e già come onde del mare.
– Be’, Mitrič, tutto qui?
– Tutto qui, – aveva riposto il nonno tra le lacrime.
Tutto il vagone era scoppiato a ridere.

[Venedikt Erofeev, Moskva–Petuški, Moskva, Prometej 1990, pp. 74-75]