Il modo ideale di lavorare a un film

giovedì 16 Maggio 2013

le forme dell'anima, tarkovskij

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Immagino così il modo ideale di lavorare a un film: presa una pellicola lunga un milione di metri, dov’è stata seguita e fissata, secondo dopo secondo, giorno dopo giorno e anno dopo anno, per esempio, la via di un uomo dalla nascita alla morte, l’autore, grazie al montaggio, ne estrae duemilacinquecento metri, ovvero un’ora e mezzo di tempo sullo schermo. (Tra l’altro, sarebbe interessante immaginare questi milioni di metri di pellicola in mano ad alcuni registi, e vedere come ognuno realizzerebbe il suo film, come ciascun film differirebbe dall’altro!).

[Andrej Tarkovskij, La forma dell’anima, a cura di Andrej Ulivi e Andrej A. Tarkovskij, traduzione di Isabella Serra, Milano, Bur 2012, p. 12]