Il mio secondo giorno (di lavoro)

sabato 11 Luglio 2009

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È stato un giorno sfortunato. Ho cominciato male. Questa mattina LW mi ha dato da battere una lettera per restituire all’autore un manoscritto rifiutato. Devo dire che la lettera era breve e non troppo cortese. LW ritiene che le persone o sono capaci di scrivere oppure no, e se non lo sono non vale la pena di perderci del tempo. La lettera era di due sole righe: «Gentile signore, ci spiace di non poter accettare il manoscritto allegato. Distinti saluti».
Per batterla a macchina mi ci è voluta quasi un’ora, sotto lo sguardo sdegnoso di Miss Belcher. L’ho messa sul vassoio di LW, che quando è sceso, dopo pranzo, l’ha scorsa e poi me l’ha ridata, indicando con un dito tremante la parola «eccettuare» che avevo scritto al posto di «accettare».
Forse dovrei fare un corso di dattilografia.

[Richard Kennedy, Io avevo paura di Virginia Woolf, cit., p. 24]