Il lavoro
Mi viene in mente un po’ di tempo fa, in Abruzzo credo, c’era un consigliere regionale che ha promosso una campagna regionale che aveva questo slogan: Il lavoro rende liberi. Il depliant che pubblicizzava questa campagna aveva una nota del consigliere che diceva Non è una frase mia, non mi ricordo dove l’ho sentita, l’ho sentita da qualche parte e mi è piaciuta moltissimo e credo che sia proprio d’attualità.
Dopo quando gli han fatto notare che era la frase che era scritta sui cancelli di Auschwitz, lui ha detto Ah, ecco, dove l’avevo sentita. E comunque si è rifiutato di chiedere scusa perché secondo lui, quella frase lì, al di là del fatto di Auschwitz, secondo lui era proprio una bella frase.
[Da La meravigliosa utilità del filo a piombo, esce il 24 marzo]