Il 2 settembre a Parma
perché le cose si rinnovano, non sono mai le stesse, i vasetti della marmellata, che li tengo da conto anche quelli, ogni tanto cambiano le etichette, anche delle volte la forma, ma le etichette più spesso, e le fanno sempre più colorate, sono sempre più belle, anche i succhi di frutta, che una volta li facevano in quelle bottigliette, che a me mi piacevano, ne tengo una distesa sopra il comò, che così è come un gran sopramobile, tutte bottigliette, adesso invece i succhi li fanno nelle scatole di cartone, ogni scatola la sua cannuccia, di plastica, che puoi bere con la cannuccia, e anche questi cartoni, questi cartoncini, li cambiano, li fanno sempre più, perché devono attirare, se li devi comprare, ti devono colpire, ma anche le medicine, dice, come le medicine, che scadono, bene, ma io non le prendo mica, le tengo da conto, e così vedo anche il cambiamento, che la confezione la rimodernano, continuamente, la fanno sempre più elegante, che è una cosa però che io non la capisco, perché non è la confezione che deve attirare, non è che tu prendi una medicina perché si presenta bene, perché la scatola è fine, non è che uno cambia medicina, dice, questa basta, non la prendo più, prendo quest’altra che è più bella, non è neanche che le farmacie abbiano nelle vetrine tutte queste medicine, che tu ti fermi, guardi, scegli, mi piacerebbe quella lì, o no, forse è meglio quest’altra, è più bellina quest’altra, te lo dice il dottore la medicina che devi prendere, però, cosa vuoi che ti dica, cambiano anche le medicine,che forse anche quella è una cosa che ha il suo effetto, chi lo sa, forse c’entra la psicologia, magari una medicina bella, che la devi prendere, devi prendere quella, te l’ha detto il dottore, te l’ha scritta nella ricetta, ma forse se è anche bella ti fa anche più bene, la psicologia è una cosa misteriosa, l’animo umano
[Raffaello Baldini, La fondazione, cit., p. 41; giovedì 2 settembre, alle 21, davanti alla biblioteca civica di Parma, in vicolo Santa Maria, Giuseppe Belosi la legge tutta nell’ambito della Festa al museo Guatelli, clic]