Holiday

sabato 22 Novembre 2008

Ho fatto un viaggio in treno con davanti una ragazza di Salerno che andava in Veneto per lavoro e di fianco a noi due giapponesi.
Quando, a un certo punto, la ragazza ha risposto al cellulare e ha detto Pronto?, Pronto?, il giapponese di fianco a me ha detto anche lui Pronto? Pronto? con lo stesso tono di voce della ragazza e il suo amico giapponese di fronte a lui si è messo a ridere.
Dopo un po’ è passata una signora con la valigia che ha detto Permesso, e il giapponese di fianco a me ha detto Permesso con lo stesso tono della signora e il suo amico di fronte si è messo a ridere.
Poi, stavo leggendo, il giapponese di fianco a me mi ha chiesto se il libro che leggevo era in italiano. Io gli ho detto di sì, e lui ha detto che allora l’italiano era simile allo spagnolo. Io gli ho detto di sì, e lui ha indicato la parola bene, e mi ha detto good. Sì, good, gli ho detto io, sì. Poi mi ha indicato la parola amico e ha detto amigo, friend. Sì, ho detto io, amigo, e, senza motivo, ci siam messi tutti e due a ridere.
Poi ha indicato la parola vocazione e mi ha detto Vacation, holiday. No, gli ho detto io, no.
Leggevo la Vita di Samuel Johnson, di Giorgio Manganelli, e non l’ho ancora finito.