Gli ultimi giorni
sabato 16 Maggio 2009
Entrarono nel caffè pieni di brio e chiusero gli ombrelli con l’aria di chi la sa lunga. Non c’era molto posto; sugli attaccapanni i soprabiti si spogliavano della loro umidità. C’era puzza di cane, di cane bagnato che avesse fumato la pipa.
[Raymond Queneau, Gli ultimi giorni, tr. it. Francesco Bergamasco, Roma, Newton Compton 2007, p. 33]