Gli avevan poi chiesto di scrivere un libro

giovedì 20 Agosto 2015

C’era uno, un ragazzo, adesso in quel periodo lì eravamo un po’ tutti dei ragazzi, anche a sessant’anni, ma quello lì era davvero un ragazzo, di anni ne aveva venticinque, più o meno, e di mestiere faceva il cantante, cioè cantante, era un cantante di quella musica nuova che adesso io la chiamerei, da ignorante, musica rap, anche se non son tanto sicuro che fosse del rap, in quel periodo lì, per esempio, c’era uno che faceva il presidente del consiglio che aveva detto che Dostoevskij era un grande poeta che io, Dostoevskij, un po’, l’avevo letto, per un certo periodo avevo pensato di scriverci anche la tesi, su Dostoevskij, però di poesie, sue, non ne avevo mai lette, allora non so se era veramente del rap, la musica di quel ragazzo lì, però era un ragazzo che aveva venduto dei dischi allora per quello gli avevano chiesto di scrivere un libro e dopo una sera avevano fatto una trasmissione televisiva di promozione della lettura che avevano invitato un mucchio di gente che scriveva dei libri, durava un sacco quella trasmissione lì, ma delle ore, e di scrittori ne avevan chiamati decine, a me non mi avevan chiamato, mi era dispiaciuto perché se mi avessero chiamato mi avrebbero dato l’occasione di rifiutare, di dirgli che li ringraziavo ma mi dispiaceva io non ci andavo, avrei detto se mi avessero chiamato ma non mi avevan chiamato avevan chiamato invece quel ragazzo lì che faceva della musica moderna e gli avevano detto di dire qualcosa sulla sua esperienza di scrittore di libri e lui aveva detto che i libri, lui, a scuola, non è che gli piacessero tanto, e che lui allora non avrebbe mai detto che avrebbe fatto un mestiere che aveva a che fare con le parole, il rapper, o qualcosa del genere, però poi l’aveva fatto e aveva avuto successo e gli avevan poi chiesto di scrivere un libro e lui aveva detto che andava bene però poi non sapeva cosa scrivere allora si era detto «Be’, guarda, non mi voglio mica dare troppe arie, per non sbagliare scrivo un’autobiografia», aveva pensato, e io, quando gli avevo sentito dire così avevo pensato “E se voleva darsi delle arie, cosa scriveva, l’antico testamento?”.