Forse

giovedì 30 Settembre 2021

Dieci anni fa, a Castra, vicino a Empoli, tra il pubblico che sentiva la lettura musicata di Noi la farem vendetta, c’era un signore con una canottiera di lana infilata dentro dei pantaloni grigi tenuti su da una cintura di pelle marrone. Aveva due occhiali rotondi, i capelli radi e scuri ed era un po’ sbarluso, come dicono a Parma, cioè strabico, era il bidello delle scuole e sembrava Sartre. E quando ho letto un pezzo dove l’io narrante diceva che a lui piace passare lo straccio, e che nella casa dov’era, siccome erano in campagna, e c’era una bambina piccola che gattonava, c’era sempre uno spazzettone e uno straccio appoggiato al muro, non il mocio, i veri passatori di straccio il mocio non lo considerano neanche, quel signore lì, Sartre, ha alzato un pugno per aria come se stesse esultando.

[Forse l’anno prossimo faccio un podcast da Noi la farem vendetta]