Essenziale all’esercizio del potere

mercoledì 1 Settembre 2010

deleuze

Spinoza designa due poli attraverso cui traccia l’ininterrotta partitura delle variazioni dell’affetto: la gioia e la tristezza. Per lui sono le passioni fondamentali. Ogni passione che implichi la diminuzione della potenza di agire verrà denominata “tristezza” e viceversa “gioia”. Vedremo in seguito come queste conclusioni determineranno l’approccio peculiare di Spinoza alla politica e alla morale, in relazione ad un problema cardine: perché chi detiene il potere ha sempre bisogno che le persone siano affette da tristezza? Le passioni tristi sono necessarie, provocare passioni tristi è essenziale all’esercizio del potere. E Spinoza sottolinea nel trattato teologico-politico come ci sia un legame profondo tra il despota e il prete, poiché entrambi hanno bisogno che le persone assoggettate siano tristi. Spinoza non usa “tristezza” in modo vago, ma in un senso molto rigoroso: tristezza è l’affetto che implica una diminuzione della mia potenza di agire.

[Gilles Deleuze, Cosa può un corpo, Lezioni su Spinoza, cit., pp. 48-49]