Domenica

lunedì 19 Gennaio 2009

Domenica scorsa, a Cadelbosco sopra, che è un paese con un nome che mi piace molto, dove, se non mi confondo con Cadelbosco sotto, una ventina d’anni, quand’ero giovane, ma non giovanissimo, comunque il periodo quello lì, che facevo l’università e compravo dei dischi, c’era un locale molto bello che si chiamava Kitri, locale dove ho visto un concerto dei James Taylor Quartet, e c’era una ragazza, in prima fila, di fianco a me, che prima del concerto mi aveva spiegato che non era un concerto del James Taylor che suonava l’hammond ma del James Taylor che suonava la chitarra, del quale lei aveva tutti i dischi, e invece poi è uscito il James Taylor dell’hammond, a Cadelbosco sopra, dicevo, domenica scorsa, che poi è ieri, ma sembra già lontano, e dev’essere l’età, domenica scorsa, cioè ieri, a Cadelbosco Sopra, in una specie di casa del popolo con delle colonne con dei capitelli, colonne rivestite di perlinato, a causa, mi hanno spiegato, di una tromba d’aria che una decina di anni fa ha scoperchiato la sala, a Cadelbosco sopra, dicevo, domenica scorsa, c’è stata la giornata dedicata a De Andrè. E, è stato bello, per conto mio. Il discorso poi, praticamente, non l’ho scritto. Ho fatto una breve premessa dove dicevo che in questo periodo, per conto mio, scrivere di De Andrè non ci si riesce. E poi ho letto una cosa inedita, dieci pagine di una cosa che sta venendo fuori e si intitola, per il momento, Mi immaginavo chissà che cosa.