Domani

domenica 9 Giugno 2024

D. In ultimo, Le chiediamo un consiglio sul futuro, un consiglio per noi giovani (studiosi o meno) e, chiaramente, un consiglio di lettura.

R. Io non bevo alcolici perché verso i quarant’anni ho fatto una dieta, ho smesso di bere per qualche mese e mi sono accorto che bere non mi mancava, che non avevo fatto nessuna fatica, a smettere.
E quando la dieta è finita ho ricominciato a bere ma ho smesso poi subito, perché mi è stato evidente che bere non mi piaceva. E mi sono chiesto «Ma perché hai sempre bevuto, fin qui?». E mi sono risposto che io, fin da quando avevo quattordici anni, bevevo perché ero un maschio. Bere era un modo di affermare la mia virilità e io avevo così bisogno, di affermare la mia virilità, di essere accettato, in quanto giovane maschio, dalla mia comunità, che bevevo nonostante non mi piacesse, non me ne accorgevo nemmeno, che non mi piaceva. La cosa più difficile, per me, è stato capire quello che volevo fare, cioè capire quello che mi piaceva veramente, ci ho messo decenni, a capirlo. E se dovessi dare un consiglio a una persona giovane gli direi di stare attento a quello che gli piace. E il consiglio di lettura è: leggete quello che vi piace.

[Domani, 10 giugno, alle 19, sul mio profilo Instagram, breve diretta sull’identità]