Paolo Nori

Sono nato a Parma nel 1963 e mi sono laureato in lingua e letteratura russa nell’anno accademico 93/94 all’università di Parma con una tesi su Velimir Chlebnikov.
Ho pubblicato Le cose non sono le cose (Fernandel 1999, DeriveApprodi 2009, Mondadori 2024), Bassotuba non c’è (DeriveApprodi 1999, Einaudi 2000, Feltrinelli 2009, Mondadori 2020 e, in ebook, Sugaman 2013), Spinoza (Einaudi 2000, Marcos y Marcos 2016), Diavoli (Einaudi 2001, Mondadori 2024), Grandi ustionati (Einaudi 2001, Marcos y Marcos 2012 [in audiliobro, Marcos y Marcos 2013], Mondadori 2024), Si chiama Francesca, questo romanzo (Einaudi 2002, Marcos y Marcos 2011), Gli scarti (Feltrinelli 2003), Pancetta (Feltrinelli 2004), Learco. In un’ora, nove romanzi in musica con Learco Ferrari, in un’ora (con Fabio Bonvicini, audiolibro, Luca Sossella 2004), Ente nazionale della cinematografia popolare (Feltrinelli 2005) I quattro cani di Pavlov (Bompiani 2006), Noi la farem vendetta (Feltrinelli 2006), La vergogna delle scarpe nuove (Bompiani 2007), Siam poi gente delicata (Laterza 2007), Mi compro una Gilera (Feltrinelli 2008), Pubblici discorsi (Quodlibet 2008), Baltica 9 (Laterza 2008 – con Daniele Benati), I libri devono essere magri (illustrazioni di Giuliano Della Casa, Tre lune 2008), Esattamente il contrario (illustrazioni di Fausto Gilberti, Drago Edizioni 2009), I malcontenti (Einaudi 2010), A Bologna le bici erano come i cani (Ediciclo 2010), La matematica è scolpita nel granito (Perda Sonadora 2010 e, in ebook, Sugaman 2010), La meravigliosa utilità del filo a piombo (Marcos y Marcos 2011), Presente (Einaudi 2012, insieme a Andrea Bajani, Michela Murgia e Giorgio Vasta), Tredici favole belle e una brutta (Rizzoli 2012, illustrazioni di Yocci), Garibaldi fu ferito. E noi? (Il Sole 24 ore 2012), La banda del formaggio (Marcos y Marcos 2013), La Svizzera (ilSaggiatore 2013), Mo mama. Da chi vogliamo essere governati (Chiarelettere 2013), Si sente? Tre discorsi su Auschwitz (Marcos y Marcos 2014), Scuola elementare di scrittura emiliana per non frequentanti (Corraini 2014), Siamo buoni se siamo buoni (Marcos y Marcos 2014), La bambina fulminante (Rizzoli 2015), La piccola Battaglia portatile (Marcos y Marcos 2015), Manuale pratico di giornalismo disinformato (Marcos y Marcos 2015), Paolo Nori riscrive il Morgante di Luigi Pulci (BUR 2016), Le parole senza le cose (Laterza 2016), Undici treni (Marcos y Marcos 2017), Strategia della crisi (Città Nuova 2017), Fare pochissimo (Marcos y Marcos 2017, con lo pseudonimo Paolo Onori), La grande Russia portatile (Salani 2018), I russi sono matti (Utet, 2019, Nuova edizione ampliata e illustrata Utet 2020), Che dispiacere (Salani 2020), Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor Michajlovič Dostoevskij (Mondadori 2021, Oscar Mondadori 2023), A cosa servono i gatti (illustrazioni di Andrea Antinori, Terre di mezzo 2021), Vi avverto che vivo per l’ultima volta. Noi e Anna Achmatova (Mondadori 2023), Una notte al museo russo (Laterza 2024).

Ho tradotto e curato l’antologia degli scritti di Daniil Charms Disastri (Einaudi 2003, Marcos y Marcos 2011, Utet 2022), l’edizione dei classici di Feltrinelli di Un eroe dei nostri tempi di Lermontov (ripubblicato nel 2017 da Marcos y Marcos), delle Umili prose di Puškin, delle Anime morte di Gogol’, di Padri e figli di Turgenev, di Oblomov, di Gončarov e della Morte di Ivan Il’ič, di Tolstoj, l’antologia di Velimir Chlebnikov 47 poesie facili e una difficile (Quodlibet), il poema ferroviario Mosca-Petuški di Venedikt Erofeev (Quodlibet), La steppa, di Anton Čechov (Quodlibet) l’edizione, per Voland, di Chadži-Murat di Tolstoj (poi Garzanti, dal 2020) e delle Memorie del sottosuolo di Dostoevskij (poi Garzanti dal 2022), per Marcos y Marcos Gogol’, Dostoevskij, Tolstoj, Tre matti (antologia che comprende le Memorie di un pazzo di Gogol’, Il sogno di un uomo ridicolo di Dostoevskij e le Memorie di un pazzo di Tolstoj, Marcos y Marcos 2014), Leskov, Tre giusti (antologia che comprende L’angelo sigillato, A proposito della sonata a Kreutzer e L’uomo di sentinella, Marcos y Marcos 2016), Un miliardo di anni prima della fine del mondo, di Arkadij e Boris Strugackij (Marcos y Marcos 2017) , le Memorie di un giovane medico di Bulgakov (Marcos y Marcos 2017), la raccolta delle favole russe Com’è andata veramente tra Maša e Orso (Gallucci 2017), Van’ka di Čechov (orecchioacerbo 2018), i Racconti di Pietroburgo di Gogol’ (Marcos y Marcos 2018), La notte prima di Natale di Gogol’ (Garzanti 2019) e, con Diletta Bacci, Picnic sul ciglio della strada di Arkadij e Boris Strugackij (Marcos y Marcos 2022).
Ho curato l’edizione italiana di Pavel Fokin, un certo Dostoevskij, tradotto da Giada Bertoli, Francesca Giordano, Verdiana Neglia e Irene Verzeletti (Utet 2021), di Vasilij Šukšin, Viburno rosso, tradotto da Sara Aimone, Marta Arnesano, Diletta Bacci, Lucia Cervellino e Carlotta Pezzoni (Marcos y Marcos 2021) e di Lev Tolstoj, La fiaba di Ivan lo scemo, tradotto da Ruslan Chechelev, Arianna De Pilla e Chiara Lozito (Gallucci 2022).
Ho scritto, insieme a Marco Raffaini, una Storia della Russia e dell’Italia (Fernandel 2003), ho curato il numero di Panta Emilia fisica (Bompiani 2006), sono stato tra i redattori del settemestrale di letteratura comparata al nulla L’accalappiacani (1-5, DeriveApprodi 2008-2010) e della Rivista Qualcosa (numero 3 e numero 7, Sempremai 2018, 2019) e ho curato il Repertorio dei matti della città di Bologna (Marcos y Marcos 2015) e il Repertorio dei matti della città di Milano (Marcos y Marcos 2015), il Repertorio dei matti della città di Torino (Marcos y Marcos 2015), il Repertorio dei matti della città di Roma (Marcos y Marcos 2015), il Repertorio dei matti della città di Cagliari (Marcos y Marcos 2016), il Repertorio dei matti della città di Parma (Marcos y Marcos 2016), il Repertorio dei pazzi della città di Andria (Marcos y Marcos 2016), il Repertorio dei matti della città di Livorno (Marcos y Marcos 2016), il Repertorio dei matti della città di Andria e della Capitanata (Marcos y Marcos 2017), il Repertorio dei matti della città di Reggio Emilia (Marcos y Marcos 2017), il Repertorio dei matti della città di Genova((Marcos y Marcos 2017), il Repertorio dei matti della città di Prato (Marcos y Marcos, maggio 2018), il Repertorio dei matti del Canton Ticino (Marcos y Marcos, ottobre 2019) e il Repertorio dei matti della letteratura russa (Salani 2021).
Ho scritto e interpretato la commedia Lunga, la strada, per la regia di Gigi Dall’Aglio (2007), lo spettacolo teatrale Se mi dicono di vestirmi da italiano non so come vestirmi, con Nicola Borghesi (2019), e diversi spettacoli fondati sulla lettura (uno dei quali Learco, con Fabio Bonvicini, è diventato un cd audio per Luca Sossella editore, 2003), che sono andati in scena in diversi teatri italiani dal Teatro Argentina di Roma (con I Bogoncelli), al teatro Mercadante di Napoli (Lunga, la strada), al teatro Valli di Reggio Emilia (Quel canchero di Majakovskij, con Umberto Petrin), alle Papesse di Siena (Musica adeguata, con Marco Raffaini), al festival GNAM di Parma (I libri devono essere magri, con Giuliano Della Casa), alla Palazzina liberty di Milano (Noi e i governi, con le mondine di Novi), al Museo Guatelli di Ozzano Taro (Tutto tranne che il liscio, con L’orchestra a fiato L’usignolo), al Museo della città di Rimini (La fondazione, di Raffaello Baldini, con Carlo Boccadoro), al conservatorio di Mantova nell’ambito del Festival letteratura di Mantova (La morte di Ivan Il’ič, di Lev Tolstoj, con Carlo Boccadoro), al Cabudanne de sos poetas di Seneghe (La Svizzera), al Paolo Pini di Milano (Repertori dei matti delle città di Bologna, Milano, Torino, Roma, Cagliari, Parma, Andria, Livorno, Reggio Emilia, Lucera e capitanata e Genova: che differenze, che affinità? Che insegnamento trarre da questo incontro?), al Teatro Sociale di Gualtieri (Se mi dicono di vestirmi da italiano non so come vestirmi, con Nicola Borghesi), al TeatroDue di Parma (La verità. Primo episodio, a cura di Paola Donati, musiche di Alessandro Nidi).
Dal 2006 ho tenuto, prima a Reggio Emilia poi a Bologna e a Porretta Terme i corsi della scuola elementare di scrittura emiliana e della scuola media inferiore di scrittura emiliana e, all’Argentiera (SS), a Rimini, a Genova, a Paullo (MI), a Torino, a Milano e a Lugano i corsi della scuola elementare di scrittura emiliana all’estero; ho tenuto seminari nelle università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Firenze, Udine, Urbino, ho partecipato più volte alla settimana della traduzione organizzata dall’università di Urbino, e ho tenuto seminari ad Amsterdam e a Lisbona; dal 2018 insegno Traduzione editoriale, narrativa e saggistica, dal russo al dipartimento di studi umanistici della Iulm di Milano, dal 2022 insegno traduzione editoriale dal russo alla scuola superiore per mediatori linguistici Fondazione San Pellegrino di Rimini, sono tra i fondatori dell’Associazione culturale To soréla entertainment che organizza i viaggi sui luoghi della letteratura russa (Gogol’ Maps), promuove la scuola Karenin (scrivere con gli occhi) e pubblica la rivista Qualcosa.

Ho un podcast su Il post che si chiama Paolo Nori legge e ho scritto e registrato il podcast Due volte che sono morto (ChoraMedia per RaiPlaySound, uscito nel settembre del 2023).

Nel numero 10 del 2008 della rivista russa Inostrannaja Literatura, (Letteratura straniera) c’è una mia intervista sulla traduzione a Anna Jampol’skaja che si intitola Rossija mne nravitsja potomu, čto ona pugaet (La Russia mi piace perché fa paura).

 


Foto di Simone Cireddu


Foto di Chiara Santoni


Foto di Francesca Guerra


Foto di Mario Murgia

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Foto di Mario Dondero

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Foto di Mario Dondero

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Foto di Anna Campanini

Foto di Luca Fiore

Foto di Claudio Sforza

Foto di Claudio Sforza

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