Direttamente nel Medioevo

martedì 27 Febbraio 2018

Subito prese la parola un autore di romanzi e di versi ispirati ai canoni del realismo socialista, composti in buona parte dopo la morte di Stalin. Era iscritto al partito fin dal liceo.
A sorpresa, mettendo da parte ogni buon senso, citò il celebre passo della lettera di Voltaire a Helvétius: “Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo”. “Questa frase magnifica,” disse lo scrittore, membro del Partito Comunista ai suoi colleghi, “è il fondamentale principio etico della cultura moderna. Chi volesse tornare ai tempi anteriori a questo concetto si ritroverebbe direttamente nel Medioevo”. (Era Milan Kundera).
La platea, a detta dei testimoni, restò senza fiato, mentre il segretario pelato, che aveva lanciato l’appello all’alleanza della letteratura con l’Urss, serrò con forza le labbra.
Le foto del Congresso ritraggono quattrocento e passa scrittori seduti ai tavoli in manche di camicia. Si sono tolti le giacche e gesticolano animatamente.

[Mariusz Szczygieł, Gottland, traduzione di Marzena Borjczuc, Roma, Nottetempo 2009, pp. 143-144]