Cose elettroniche
Al salone del libro di Torino, il tema di quest’anno, La primavera digitale, uno lo può anche tradurre come La paura che fanno gli ebook, i libri elettronici. Che siccome c’è stato, in questi ultimi anni, in concomitanza con la comparsa degli ebook, un calo di vendite dei libri di carta, calo che ha determinato perfino la chiusura di qualche libreria, può venire naturale mettere in relazione le due cose. Solo che, io non ne so niente, ma ho l’impressione che la chiusura delle librerie e il calo delle vendite siano da mettere in relazione con una situazione più generale, che ha determinato, per esempio la chiusura di alcuni locali pubblici e di alcune agenzie immobiliari, a spiegare le quali non è comparso nessun concorrente elettronico (aperitivi elettronici o appartamenti elettronici). Ho, insieme al mio amico Alessandro Bonino, una piccola casa editrice elettronica, per questo conosco i dati di vendita dei libri elettronici, in Italia, e sono grandezze che mi sembra non giustifichino la chiusura di niente. Dopo poi le paure son belle perché non costano niente, e una cosa nuova, un nuovo arrivato, una delle cose a cui serve è prendersi la colpa di tutto quel che succede. Si stava così bene, prima.
[Uscito su Libero di ieri]