Cosa si ascolta volentieri
L’esperienza che passa di bocca in bocca è la fonte a cui hanno attinto tutti i narratori. E fra quelli che hanno messo per iscritto le loro storie, i più grandi sono proprio quelli la cui scrittura si distingue meno dalla voce degli infiniti narratori anonimi. Questi ultimi si dividono in due gruppi che peraltro si compenetrano in molti sensi. E il personaggio del narratore acquista tuta la sua fisica concretezza solo per chi li tenga presenti entrambi. «Chi viaggia, ha molto da raccontare», dice il detto popolare, e concepisce il narratore come quello che viene da lontano. Ma altrettanto volentieri si ascolta colui che, vivendo onestamente, è rimasto nella sua terra, e ne conosce le storie e le tradizioni.
[Walter Benjamin, Considerazioni sull’opera di Nicola Leskov, in Angelus Novus, a cura di Renato Solmi, Torino, Einaudi 1995, p. 248]