Cosa fare con gli allievi più stupidi
venerdì 25 Maggio 2012
Quando tornai a Stanford come studentessa del secondo anno di specialistica dovetti frequentare un corso di pedagogia della lingua russa, per prepararmi al mio anno obbligatorio di insegnamento agli studenti della laurea di primo livello. Il corso era tenuto in russo da una linguista di formazione sovietica di nome Alla che ci consigliò, tra le altre cose, di trattare i nostri allievi più stupidi con compassione, «come se avessero il cancro».
[Elif Batuman, I posseduti, p. 101]