Cosa fanno gli anarchici quando fanno politica

mercoledì 29 Ottobre 2008

Il primo capitolo del libro La piuma e la montagna (storie degli anni settanta), a cura di Francesco Barilli e Sergio Sinigaglia (manifestolibri, 2008, pp. 188, € 18), è dedicato a Giuseppe Pinelli.
Nell’introduzione al capitolo si ricorda come finì l’inchiesta sulla morte di Pinelli. Il magistrato D’Ambrosio (Gerardo), escluse che Pinelli fosse stato ucciso, perché non c’erano prove, e concluse che “La mancanza assoluta di prove che un fatto è avvenuto equivale alla prova che un fatto non è avvenuto”.
Il primo capitolo consiste in un’intervista alla moglie di Pinelli, Licia, che ricorda che lei, con due bambine piccole, raramente partecipava alle attività politiche del marito, che era, come si sa, e come si dice, se si dice così, un anarchico militante, e che però questa militanza in casa, com’è naturale, si avvertiva.
Per esempio «Una volta Pino portò le due figlie piccole al Circolo del Ponte della Ghisolfa. Quando sono tornate a casa Silvia (avrà avuto 6 anni) fece le scale di corsa e arrivò da me tutta rossa e col fiatone. “Adesso il papà lo sgridi e lo picchi, perché ha baciato una donna”, mi disse».