Consigli

mercoledì 25 Gennaio 2012

Mi sono accorto oggi di un’intervista di quest’estate, clic, dove dico delle cose insensate (per esempio dico che a Stalingrado ho visto grandi esempi di libertà, e io non ci sono mai stato, a Stalingrado). Quell’intervista lì, che avevamo registrato (ma si vede che il registratore non funzionava bene), me l’aveva fatta uno che, l’altro giorno, ha fatto una recensione a Si chiama Francesca, questo romanzo, (clic) che dice, tra altre cose, che io sono uno scrittore parmense (non è vero), che il protagonista del libro si chiama Leandro Ferrari (non è vero), che io non ho mai fatto audiolibri (non è vero), che la pagina più bella del libro è una conversazione tra Leandro Ferrari (non è vero) e una fotografa al palazzo delle esposizioni di Roma, e poi sotto c’è la pagina trascritta, esattamente come in un commento che una ragazza che si firma benedett@ ha messo due mesi fa su anobii (clic). Allora poi dopo, magari è una coincidenza, alla fine mi è venuto in mente uno scrittore parmense, Luigi Malerba, che quando gli chiedevano se aveva dei consigli da dare ai critici, lui diceva che il primo consiglio che si sentiva di dare era di leggerli, i libri.