Conferme

venerdì 17 Agosto 2012

Per dei motivi che non sono chiarissimi neanche a me mi è successo che, da qualche settimana, la prima cosa che faccio al mattino quando mi sveglio è correre un’ora. Lo faccio prima di far colazione, prima di lavarmi, prima di prendere il caffè, prima di prendere la mia pastiglia di Enalapril/Idroclorotiazide che devo prendere tutte le mattine; lo faccio quasi automaticamente, mi sveglio, mi metto le braghette, le calze, le scarpe e, con la stessa maglietta con la quale ho dormito, vado a correre un’ora. È una cosa che, ormai, dopo qualche settimana che la faccio, se non la facessi starei male; è come una cosa, pensavo stamattina intanto che correvo, pre-mondiale, nel senso che è, nella mia testa, come una cosa che sta prima del mondo, come una tassa da pagare per iscriversi al mondo, per avere (esagero un po’ ma un po’ è così) il diritto di stare al mondo, ed è anche una cosa faticosa e noiosa dopo la quale il mondo, anche nelle sue espressioni più faticose, sgradevoli e noiose, sembra bellissimo, o comunque bello, o insomma sopportabile; è la mia piccola, segreta riserva di buonumore, che mi porto poi dietro per tutta la giornata, fino al mattino successivo, quando, prima di lavarmi, prima di prendere il caffè, prima di prendere la mia pastiglia di Enalapril/Idroclorotiazide che devo prendere tutte le mattine, subito dopo essermi svegliato mi metterò le braghette, le calze, le scarpe e, con la stessa maglietta con la quale avrò dormito, andrà a correre un’ora, e sarà la mia piccola riserva di buonumore, il mio segreto per stare bene, e stamattina, intanto che correvo, mi è venuto da pensare che bisogna essere proprio stupidi, perché basti così poco, per stare bene, bisogna essere fatti in un modo semplice, ed è stata l’ennesima conferma: sono uno stupido, fatto in un modo semplice.

[uscito oggi su Libero]