Con Rocco
Ero lì che camminavo con Rocco per il corridoio, Rocco è un altro dei degenti di questo reparto Grandi ustionati, prima era pieno, il reparto, adesso molti sono guariti siamo rimasti in pochi, oramai, io Rocco un bambino di Modena e una ragazza di Monticelli, Rocco è qui da prima, di me, si è messo in piedi prima, di me, cammina peggio, però, anche sua mamma a Rocco gli dice sempre Guarda Learco come cammina bene, impara da lui, ero lì che camminavo con Rocco, io quarantotto giorni, che sono qua dentro, lui quasi ottanta, ero lì che camminavo con lui, che da quando ci siam messi in piedi io con Rocco appena possiamo non facciamo altro che andare avanti e indietro per il corridoio, eravam lì che camminavamo, da dentro il cucinino dove stan le infermiere quando non hanno niente da fare abbiamo sentito un discorso che ci ha inchiodati ci ha ridotto tutti e due all’immobilità.
Cosa facciamo, diceva un’infermiera da dietro la porta, che adesso stanno guarendo tutti?
Come, stanno guarendo? diceva l’altra infermiera.
Ah, il bimbo e la ragazza di Monticelli son quasi a posto, Rocco e Learco hai visto come van via spediti, ormai son pochi giorni.
Be’, almeno venti, diceva l’altra infermiera.
E se in venti giorni non vien dentro nessuno?
È già successo. Ah be’, io in aspettativa non ci vado ve’. E neanche in geriatria a pulir delle merde,
diceva la prima infermiera. Ne teniamo qui uno, come abbiam fatto
con Giovanni, ti ricordi con Giovanni? diceva la seconda infermiera.
Eh, mi ricordo sì, poveretto, l’abbiam tenuto in ostaggio quindici giorni che era guarito.
E be’, faremo così anche stavolta, diceva la seconda infermiera, ne teniamo qua uno fino a che non ne entra uno nuovo.
Ah, be’, diceva la prima, io in geriatria non ci vado, su questo non ci piove.
Io e Rocco ci siamo guardati con uno sguardo come per dire Ce la giochiamo io e te. Un attimo, è stato, poi ci siamo girati, siamo rientrati nelle nostre stanze di corsa lui zoppicando vistosamente, io zoppicando un po’ meno, in Giappone sono alto, in Giappone sono alto, in Giappone sono alto.
[Grandi ustionati, Marcos y Marcos, pp. 20-21, esce il 28 di giugno]