Cominciano subito
Attraccati alla riva i rematori cominciano subito a bisticciare: bisticciano con ira, senza motivo alcuno, evidentemente ancora nel dormiveglia. Ascoltando le loro selezionate ingiurie si può pensare che non solo il mio conducente, i miei cavalli ed essi stessi, ma anche l’acqua, il traghetto e i remi abbiano una madre. Le ingiurie più delicate e più innocue dei rematori sono: «Che ti venga la peste». Non compresi bene, sebbene lo abbia chiesto, che tipo di peste si suole qui augurare. Io porto un giacchettone di pelliccia, grandi stivale e un berretto, al buio non si vede che io sono un «Sua Eccellenza» e uno dei rematori mi grida con voce rauca: «Ehi, tu, peste, cosa te ne stai lì impalato? Stacca i cavalli di rinforzo!».
[Anton Čechov, Siberia, traduzione di Sonia Grodsenskaja, Milano Roma, 1960 Nicola Moneta Editore, p. 11]