Come un cagnolino tutto riccioluto

sabato 20 Ottobre 2018

Leggendo Pusškin si sente che egli ha concluso un’alleanza con le donne, che da loro è di casa, per di più in qualità di specialista, di quelli a cui si apre la porta a qualsiasi ora, insostituibile come la sarta, il parrucchiere, la massaggiatrice (è anche un po’ ruffiana, sa fare le carte), il medico alla moda, per i nervi, il gioielliere o il cagnolino (tutto riccioluto, e così vivace..). Tutta gente con la quale non si fanno complimenti e,
se capita, si alza anche la voce (che villano! vuol fare il furbo), ma che non si scaccia, non si butta fuori, con la quale ci si consiglia in segreto, di nascosto dalla suocera, che si apprezza e qualche volta ci si deve ingraziare.
E naturalmente dirgli di no è impensabile. Ci mancherebbe. Se lo chiede Puškin!

[Andrej Sinjavskij, Passeggiate con Puškin, a cura di Sergio Rapetti, Milano, Jaca book 2012, p. 17]