Come scrivono gli svizzeri
Il salumiere di via T. si rivolgeva ai suoi clienti maschi di aspetto distinto (più o meno, ci fui anche io fra quelli) con queste due parole: «Caro amico». «Caro amico» diceva «lei certamente vuole il meglio per la sua tavola…»
Un giorno gli dissi che Emmental si scrive senza acca e lo invitai a correggere il cartellino che aveva infilzato sul suo formaggio, malgrado il nome fosse impresso correttamente sulla croste, come gli feci notare. Gli spiegai che in tedesco Tal significa valle e Emmental (e non Emmentha, con l’acca) la valle del torrente Emme, nel nord della Svizzera, dove appunto si fa questo formaggio apprezzato e imitato in tutto il mondo. Le mie parole non lo convinsero.
«Caro amico» disse «gli svizzeri scrivano pure come vogliono, ma qui in Italia questo nome si è sempre scritto con l’acca. Tutti i nostri gastronomi lo scrivono così e io non me la sento di essere un’eccezione».
[Aldo Buzzi, Un debole per quasi tutto. La lattuga di Boston e altri scritti, Milano, Ponte alle Grazie 2016, p. 13]