Claudio

3.7 Claudio

Il mattino dopo, fatta colazione, il primo posto dove siamo andati è stato piazza Vladimirskaja, all’incrocio tra la prospettiva Zagorodnyj e la prospettiva Vladimirskij, che c’era un cambiavalute dove eravamo stati l’anno prima che era piaciuto molto a Claudio, perché c’era l’uomo della sicurezza che stava sul suo sgabello in un modo che sembrava che a lui non interessasse niente dei cambiavalute, della sicurezza, di Pietroburgo, di Pietro il Grande, dell’Europa, dell’Italia e del mondo, sembrava una specie di Buddha sovietico, aveva un’età e una struttura delle ossa, gli zigomi alti, che sembrava che fosse nato per forza in Unione Sovietica, secondo me, e Claudio, l’anno scorso, quando eravamo entrati non aveva la macchina fotografica, quest’anno se l’era preparata e era contento, si era svegliato di buonumore.
In generale, del resto, Claudio è sempre abbastanza di buonumore, nonostante tenga per il Parma.

[Un paragrafo del libro nuovo, foto di @alessandrofreno]