Chlebnikov
venerdì 19 Dicembre 2008
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Dove il grasso, spendente tricheco agita, come una stanca bellezza, la nera gamba scivolosa, a forma di ventaglio, e poi si tuffa in acqua, e quando torna a rotolarsi sopra la pedana, sul suo possente gasso corpo si mostra la testa di Nietzsche, con i baffi, con i capelli a spazzola, la fronte liscia.
Dove la mascella di un bianco grande lama dagli occhi neri, e quella di un piccolo bufalo dalle corna piatte, e quella di altri ruminanti, si muove piano a destra e a sinistra, come la vita del paese.
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[Velimir Chlebnikov, Zverinec (Il serraglio, o Lo zoo), in Sobranie socinenij v trech tomach, cit., vol 2, p. 31)