Chiamatemi Emilio

domenica 10 Luglio 2016

Paolo Bianchi, L'intelligenza è un disturbo mentale

Chiamatemi Emilio. Emilio Rivolta. Sono un malato… Sono un malvagio. Sono un uomo odioso. Credo d’aver male al fegato. Del resto non so un corno della mia malattia e non so con precisione dove ho male. Non mi curo e non mi sono mai curato, sebbene tenga in gran conto la medicina e i medici. Sono un uomo malato… sono un uomo maligno. Non sono un uomo attraente. Credo che mi faccia male il fegato. Del resto, non me n’intendo un acca della mia malattia e non so con certezza che cosa mi faccia male. Sono un uomo malato… Sono un uomo cattivo. Non sono davvero un uomo attraente. Credo che il mio fegato sia malato. Del resto non capisco un’acca della mia malattia e non so con sicurezza che cosa mi faccia male. Io sono un uomo malato… un uomo cattivo. In me non c’è niente d’attraente. Credo di esser malato di fegato. Del resto, io non capisco proprio niente della mia malattia e non so veramente che cosa ci sia di malato, in me… Io sono un uomo malato… Un uomo cattivo, sono. Un brutto uomo, sono io. Credo di esser malato di fegato. Però non capisco una mazza, della mia malattia, e forse non so neanche neanche cos’è che mi fa male. E non mi curo e non mi son mai curato, anche se stimo la medicina e i dottori.

[Paolo Bianchi, L’intelligenza è un disturbo mentale, Milano, Cairo 2016, p. 21]